Ieri dopo tanto tempo ho lavorato ininterrottamente sino alle 7...
L'alba.
Adoro lavorare e non accorgermi che il sole sta sorgendo.
Adoro fare tutto da sola... spegnere l’attrezzatura, chiudere la cupola e copiare i risultati sul portatile.
Uscire
all’aria gelida, vedere le montagne innevate che risplendono nel primo
sole...
Ritornare nella mia stanza...indossare il muccapigiama, accoccolarsi sulla poltrona con un
bicchiere di latte perchè ci si sente un po' scombussolati...provare a ridurre ciò che hai appena raccolto...
e capire dal risultato che probabilmente il tuo cervello già è spento da un po'...
Sonnecchiare fino a tardi.
Aspettare di nuovo la notte guardando con sospetto le nuvole.
Nuvole che si presentano regolarmente.
Sentire i fiocchi di neve sul viso.
Mi sento come se vivessi in molti
posti, molte vite... mi ritrovo ad avere a che fare con lati di me che
appaiono discordanti...
Mia nonna mi chiama sempre "acqua cheta", e subito dopo mi rifila una pacchetta sulla testa chiamandomi "astrologa".
A volte ho il timore di essere un po' matta. Che questi mesi passati qui, da sola, mi abbiano così cambiata?
Sento che ho paura...
Sento che ho bisogno di gente... e sento che non posso scrivere qui ancora per molto. Non così.
Così scoperta.
Ora sono un brano di Shoemberg.