Le notti peggiori sono quelle in cui vedi le stelle brillare e l'igrometro segnare il 100% di umidità.
Quelle dove alle 2 oramai sei rassegnata ad una notte persa. La testa ciondola su un'articolo che stai rileggendo per la terza volta, quando tutto ad un tratto vedi l'umidità dimezzata e devi cominciare a lavorare.
Quelle dove alle 4 cominci a sentire rumori strani, scricchiolii a cui non eri abituata e colpi di origine ignota. E ti ritrovi a perquisire le stanze armata di una temibilissima chiave della macchina (chiavi, lamette per unghie e coltelli dalla punta smussata: la mia tecnica di autodifesa è il ridicolo).
Quelle che cominciano con la mucca 42 che non ti fa parcheggiare nel garage, perchè per chissà quale motivo quei 3 metri quadri sono il posto più muccoso di tutta la cima. Con la mucca 31 che ha la tosse e l'asinello che fa uno strano contrasto con la struttura dello Shmidt.
Quelle che finiscono con un'alba mozzafiato, una cielo che è una sfumatura di rosa, giallo ed azzurro, con le montagne che sono ombre nere e con i 7°C che ti graffiano il viso, a ricordarti che quest'estate è quasi passata e tra poco verrà il momento di salutare tutto questo-
Fra poco dovrò dire arrivederci a tutto questo.
Avrò nostalgia perfino della mucca 42, in fondo.
Ma voglio pensarci un'altro giorno. Non stanotte, non domani. Per ora voglio solo i puntini di sospensione...